Spesso localizzata all’alluce. Il trattamento è chirurgico. Purtroppo il chirurgo ortopedico non è sempre il primo specialista interpellato, con possibili ritardi nella diagnosi e nel trattamento.
L’Esostosi Subungueale è un tumore benigno abbastanza frequente, localizzato a livello dell’ultima falange delle dita dei piedi. Il dito di gran lunga più colpito è l’Alluce (80-90% dei casi) ma sono state descritte localizzazioni anche sulle altre ditra. L’Esostosi Subungueale è più frequente nella popolazione pediatrica.
Nell’Esostosi Subungueale si assiste alla crescita, esternamente alla falange, di una propaggine anomala di osso, ricoperta da una cappuccio di cartilagine che ne stimola la crescita, sino a sollevare l’unghia ed apparire all’esterno come una tumefazione che altera il normale profilo dell’Alluce o del dito coinvolto. L’Esostosi Subungueale si presenta come un nodulo duro con una superficie ipercheratosica che da sotto l’unghia si proietta verso l’esterno, quasi sempre a livello dell’Alluce.
Il sintomo più comune, oltre alla tumefazione con deformazione dell’unghia, è costituito dal dolore che può apparire anche a distanza di alcuni mesi dalla comparsa della tumefazione. Il dolore nell’Esostosi Subungueale può diventare talmente forte da impedire l’uso di qualsiasi calzatura e può accentuarsi particolarmente anche in caso di un minimo trauma, in modo da rendere estremamente difficili le normali attività quotidiane.
Ad oggi è ancora poco chiara l’origine di tale malattia; tra le ipotesi più accreditate vi è quella che ritiene l’Esostosi Subungueale una sorta di tumore benigno indotto da microtarumi ripetuti in soggetti geneticamente predisposti. Ciò spiegherebbe sia la frequente localizzazione all’alluce che l’altrettanto frequente insorgenza nei bambini e più raramente negli adulti.
La diagnosi di Esostosi Subungueale è confermata dall’esame RX che evidenzia una escrescenza ossea che prende origine dall’ultima falange del dito del piede – spesso l’alluce – con una base di impianto dalla quale si sviluppa una massa ossea che si porta verso l’esterno. Purtroppo la diagnosi tardiva di Esostosi Subungueale è abbastanza comune, essendo questa tumefazione spesso scambiata per una verruca (e quindi altrettanto erroneamente trattata).
Il trattamento più indicato nell’Esostosi Subungueale è l’asportazione chirurgica della massa nella sua interezza sino ad arrivare all’osso normale della falange, cercando di limitare al massimo i danni a livello del letto ungueale e specialmente alla matrice ungueale. L’intervento deve essere eseguito dallo Specialista Ortopedico in sala operatoria, con l’ausilio della radiologia intraoperatoria, in anestesia generale in caso di paziente pediatrico e anestesia locale o spinale in caso di paziente adulto. Ogni tentativo di rimuovere – magari a livello ambulatoriale -superficialmente solo il cappuccio della lesione, senza asportarla nella sua interezza, potrebbe portare alla non guarigione con ricrescita (recidiva) dell’Esostosi Subungueale.
Le complicazioni più frequenti della chirurgia sono costituite da deformità successive nella crescita dell’unghia (legate a lesione della matrice, o da parte del tumore in stadio avanzato o durante l’intervento chirurgico) e dalla recidiva (quando l’Esostosi Subungueale non è rimossa completamente). Sarà l’esperienza del chirurgo a bilanciare le scelte tra una escissione il più radicale possibile senza però compromettere la crescita successiva dell’unghia.
MZ