Non sempre la sciatalgia è sinonimo di un problema alla schiena.
La Sindrome del Piriforme è caratterizzata da dolore gluteo cui può associarsi una sciatalgia (cosiddetta sciatica) cioè un dolore che interessa tutto l’arto inferiore, con caratteristico decorso a partenza dal gluteo, che scende sulla faccia posteriore della coscia e si porta lateralmente sulla gamba fino ad interessare la parte laterale del piede. E’ noto che la sciatalgia sia spesso la conseguenza di un problema al rachide lombare (l’ultima parte della schiena) e infatti, il termine lombo-sciatalgia è spesso utilizzato per descrivere tale frequente scenario. Esistono però alcune malattie nelle quali la sciatica non è direttamente correlata ad un problema lombare e la Sindrome del Piriforme ne è un esempio.
L’incidenza della Sindrome del Piriforme nella popolazione mondiale non è nota ma sappiamo che oltre il 6% dei pazienti seguiti per lombalgia ricevono una diagnosi definitiva di Sindrome Piriforme che smentisce quindi l’ipotesi originaria. La Sindrome del Piriforme è dovuta ad una irritazione del Nervo Sciatico (nevrite) all’altezza del bacino, quindi a valle della sua origine dalle radici spinali lombari. Nel suo decorso lungo l’arto inferiore il Nervo Sciatico attraversa il bacino in profondità nel gluteo, assieme a diversi muscoli e tra questi anche il Muscolo Piriforme, al quale è strettamente legato; in caso di anomalie a tale livello, il Nervo Sciatico potrebbe rimanere “compresso” o “strozzato”, irritandosi e conseguentemente dare luogo alla malattia della Sindrome del Piriforme. Le cause di questo intrappolamento possono ricercarsi sia in anomalie del Muscolo Piriforme (spesso all’origine vi è un trauma acuto o cronico oppure una ischemia più o meno grave o ancora una contrattura da uso eccessivo) che in anomalie anatomiche congenite nel decorso del Nervo Sciatico. In casi rari anche masse tumorali a tale livello possono generare una nevrite per compressione esterna.
La Sindrome del Piriforme è particolarmente frequente nei quarantenni e cinquantenni, soprattutto femmine. Il sintomo più comune è il dolore gluteo progressivo mantenendo l’attività o la posizione seduta per più di 20 minuti. La sciatica (sia in termini di dolore che di formicolio) è spesso presente ma può non essere completa nella sua estensione, fermandosi a livello del ginocchio. La Sindrome del Piriforme è una malattia complessa che spesso deve essere differenziata da altre cause di dolore cronico lombare o alle anche. Una sua precoce diagnosi è fondamentale per ottenere i migliori risultati in termini di risoluzione dei sintomi; infatti come spesso succede, ciò che inizia con una infiammazione acuta può cronicizzarsi nel tempo, portando ad alterazioni della stessa struttura del nervo e a contratture muscolari compensatorie che non fanno altro che rinforzare il problema originario.
La Diagnosi di Sindrome del Piriforme è fortemente sospetta sia in considerazione della storia clinica che dei test eseguibili durante la visita specialistica. L’Elettromiografia (EMG), eseguita per escludere anomalie del nervo, risulta spesso negativa. La Risonanza magnetica del Rachide Lombare potrebbe essere fuorviante, segnalando iniziali fenomeni artrosici o malattie del disco intervertebrale che, sia pur presenti, potrebbero avere scarso significato clinico. Raramente è necessario eseguire una RNM del Bacino per verificare lo stato infiammatorio locale o escludere altre cause.
Il trattamento inziale della Sindrome del Piriforme consiste nel riposo associato all’uso di anti-infiammatori e soprattutto al trattamento Fisioterapico (stretching del piriforme e rinforzo dei muscoli adduttori, stabilizzazione del rachide lombare e del bacino, rilassamento miofasciale). In caso di scarsa risposta al trattamento può essere valutata la terapia infiltrativa e l’Agopuntura. Molto raramente è necessario eseguire la decompressione chirurgica del Nervo Sciatico, affidando il paziente al Neurochirurgo.
MZ